L'ACQUA, L'ALIMENTO DI CUI CI NUTRIAMO DI PIÙ.
In base ai gusti e ascoltando i desideri di benessere ed esigenze di salute, selezioniamo con attenzione l’origine e gli ingredienti di ciò che mangiamo ogni giorno. L’acqua, in assoluto, è l’alimento di cui ci nutriamo di più nella nostra vita ed importante sceglierla, perché non è tutta uguale.
Non esiste sulla Terra una fonte di acqua uguale all’altra. Le analisi chimiche sulla composizione hanno dimostrato che nel “Bel Paese” abbiamo tra le migliori sorgenti di acqua minerale naturale al mondo.
E tra le più buone, Sant’Anna è emersa grazie alle qualità organolettiche dell’acqua della sua acqua di sorgente. Sant’Anna è anche stata la prima in Italia a comparare le analisi delle principali fonti e, per alla chiarezza delle sue proprietà, (ribadite dai continui test di controllo), Sant’Anna è diventata acqua leader in Italia.
Per scegliere l’acqua migliore da bere è bene conoscere alcuni valori degli elementi che vi sono contenuti, in misura maggiore o minore, alla sorgente e in bottiglia.
I nitrati, composti a base di azoto e ossigeno, sono elementi nocivi frutto dell’inquinamento umano in prossimità della sorgente. Acqua Sant’Anna nasce alla fonte Rebruant, a 1.950 metri d’altezza, in un territorio incontaminato, e il valore dei nitrati concentrati in un litro (1 mg.) è il più basso fra le acque italiane.
Il residuo fisso è il secondo parametro da tenere in considerazione, ed esprime il grado di mineralià delle acque. Tanto più l’acqua contiene residuo fisso, tanto più è pesante per il sistema metabolico. Il residuo fisso di Acqua Sant’Anna, pari a 22 milligrammi, è molto basso, e la rende molto leggera e digeribile.
Anche il sodio, è un valore importante: fondamentale per il buon equilibrio del nostro metabolismo, va assunto nelle giuste quantità, perché se è troppo concentrato provoca ritenzione idrica. Per le diete povere di sodio, sono consigliate acque minerali con tenore di sodio inferiore ai 20 milligrammi per litro: Acqua Sant’Anna ne ha solo 1,9.
Un quarto valore importante è la durezza, ovvero il contenuto di sali di calcio e di magnesio nell’acqua. Sono i sali di questi due elementi che causano, in soluzione, la presenza di elementi calcarei nocivi alla funzionalità di reni e fegato. A seconda della concentrazione calcarea, le acque vengono definite dolci, semi dure, dure e molto dure. L’indice di durezza di Acqua Sant’Anna è davvero basso: solo 0,6 gradi francesi, per un’acqua dolce e digeribile.
Grazie a questi valori, Acqua Sant’Anna è stata riconosciuta come acqua minerale indicata per l’alimentazione dei neonati e per la preparazione degli alimenti per lo svezzamento.
In base ai gusti e ascoltando i desideri di benessere ed esigenze di salute, selezioniamo con attenzione l’origine e gli ingredienti di ciò che mangiamo ogni giorno. L’acqua, in assoluto, è l’alimento di cui ci nutriamo di più nella nostra vita ed importante sceglierla, perché non è tutta uguale.
Non esiste sulla Terra una fonte di acqua uguale all’altra. Le analisi chimiche sulla composizione hanno dimostrato che nel “Bel Paese” abbiamo tra le migliori sorgenti di acqua minerale naturale al mondo.
E tra le più buone, Sant’Anna è emersa grazie alle qualità organolettiche dell’acqua della sua acqua di sorgente. Sant’Anna è anche stata la prima in Italia a comparare le analisi delle principali fonti e, per alla chiarezza delle sue proprietà, (ribadite dai continui test di controllo), Sant’Anna è diventata acqua leader in Italia.
Per scegliere l’acqua migliore da bere è bene conoscere alcuni valori degli elementi che vi sono contenuti, in misura maggiore o minore, alla sorgente e in bottiglia.
I nitrati, composti a base di azoto e ossigeno, sono elementi nocivi frutto dell’inquinamento umano in prossimità della sorgente. Acqua Sant’Anna nasce alla fonte Rebruant, a 1.950 metri d’altezza, in un territorio incontaminato, e il valore dei nitrati concentrati in un litro (1 mg.) è il più basso fra le acque italiane.
Il residuo fisso è il secondo parametro da tenere in considerazione, ed esprime il grado di mineralià delle acque. Tanto più l’acqua contiene residuo fisso, tanto più è pesante per il sistema metabolico. Il residuo fisso di Acqua Sant’Anna, pari a 22 milligrammi, è molto basso, e la rende molto leggera e digeribile.
Anche il sodio, è un valore importante: fondamentale per il buon equilibrio del nostro metabolismo, va assunto nelle giuste quantità, perché se è troppo concentrato provoca ritenzione idrica. Per le diete povere di sodio, sono consigliate acque minerali con tenore di sodio inferiore ai 20 milligrammi per litro: Acqua Sant’Anna ne ha solo 1,9.
Un quarto valore importante è la durezza, ovvero il contenuto di sali di calcio e di magnesio nell’acqua. Sono i sali di questi due elementi che causano, in soluzione, la presenza di elementi calcarei nocivi alla funzionalità di reni e fegato. A seconda della concentrazione calcarea, le acque vengono definite dolci, semi dure, dure e molto dure. L’indice di durezza di Acqua Sant’Anna è davvero basso: solo 0,6 gradi francesi, per un’acqua dolce e digeribile.
Grazie a questi valori, Acqua Sant’Anna è stata riconosciuta come acqua minerale indicata per l’alimentazione dei neonati e per la preparazione degli alimenti per lo svezzamento.